Piccolo capolavoro questo disco dei Baustelle, una vera sorpresa. E che ci sarà di così sorprendente in questo disco? Intanto i nostri non sono emuli dei vari Marlene Kuntz, Afterhours e Litfiba (mi riferisco ai vecchi Litfiba, sia chiaro) e già questo non è da sottovalutare. Poi mettiamoci pure che la produzione è eccellente, i suoni sono azzeccatissimi, le voci (di Rachele, piano, e Francesco, chitarra) sono dolci, gentili, educate e mai fuori posto, gli arrangiamenti e le orchestrazioni molto curate e ricche...non vi basta? Ok, ok, il vero valore aggiunto di questo disco sono i testi che impreziosiscono queste belle composizioni con inciampi letterari, citazioni, vita vissuta e un sense of humor più inglese che tipicamente...italiano! Il disco si apre con l' intro strumentale Cronaca nera, che più che preparare all' ascolto spiazza un pò per la sua ritmica, ma ci porta per mano a La guerra è finita, primo singolo che sicuramente avrete già sentito per radio. Il tema trattato è quella del suicidio di una ragazzina di 16 anni e che ritroveremo anche in Perchè una ragazza d'oggi può uccidersi? (che titolo!!!) anche se le due storie non sembrano incrociarsi: nella prima la ragazzina è più che altro una pseudoribelle che "...si mise insieme ad un nazista conosciuto in una rissa...", "...viziata ed insensibile...", "...era mia amica, era una stronza...", "...lasciò un biglietto inutile...", "...vivere non è possibile...", nella seconda è una suicida per amore ("...il motivo vero siamo io e te oh yeah io che l'ho tradita tu che le sei stata amica..."). Questo è il mondo dei Baustelle: ritrovarsi tutti contro, essere diversi, non farcela ma anche fregarsene di tutto questo...e reagire! Ne è un esempio Il corvo Joe, che prima si vede vittima ("...esser simbolo di paura e di morte...") e poi carnefice ("...perchè in fondo portate nel cuore sangue che è destinato a seccare..."). Un indie-pop/rock quindi davvero personale, decadente e sadico quanto basta ma come dicevo prima infarcito di (tragi)comicità davvero notevole. Se volete dei riferimenti sonori vi parlerei degli Smiths (soprattutto per la voce) e di Battiato (degni eredi della sua genialità!), ma il risultato è molto meglio di quanto dicano le parole. Il disco si chiude con Cuore di tenebra, una speranza inaspettata, una specie di ballata folk, dal testo struggente e romanticamente ispirato: "...Ma c'è una luce che cancella il buio e non è il fulmine e non è il sole, non è la mano del Signore, sei tu, Amore..."
Di sicuro piacerà anche alla vostra ragazza...
ZM
2 commenti:
ho ascoltato qualcosina e visto dei video su rock tv.. davvero particolari!! a proposito dei litfiba dell'era pelù.. a quando una bella recensioncina?? ciao zucca!
Eh, interessante lo spunto...ci penserò!
Poi non è detto che le debba fare sempre io le recensioni, no?
:-p
ZM
Posta un commento