10 maggio 2006

MOTORPSYCHO - BLACK HOLE/BLANK CANVAS (2006)

Alcuni gruppi impiegano anche 5/6 anni per comporre un nuovo album e nonostante tutto questo tempo non sempre centrano il bersaglio sia a livello compositivo sia a livello della produzione (dai suoni fino ad arrivare al booklet). C’è invece un gruppo che non solo non sbaglia un colpo ma è di una prolificità assurda, portando il ritmo di un album l’anno (o quasi) e di una valanga tra singoli, ep, collaborazioni e partecipazioni in compilation. Senza considerare che ogni album è un discorso a sé, spesso talmente vario da sembrare esso stesso una compilation oppure così diverso dalle precedenti produzioni da sembrare un altro gruppo proprio! Per chi non lo avesse ancora capito stiamo parlando dei Motorpsycho, terzetto norvegese sicuramente non di successo ma vera band di culto che vanta moltissimi seguaci in tutto il mondo tra addetti ai lavori e non.
L’ultimo disco è uscito come al solito senza nessun clamore o lanci promozionali dell’etichetta, ho avuto la sorpresa di trovarlo tra i nuovi arrivi del mio negozio di dischi preferito ormai un mesetto fa. Ho aspettato un po’ per recensirlo perché l’ho voluto assaporarlo per benino prima di parlarne, dato che non tutti i dettagli vengono colti ai primi ascolti, anche perché l’album è doppio (alla faccia di Radiohead e System of a down che vogliono farci credere che i cd doppi sono noiosi e tante altre banali giustificazioni per farci sanguinare 40€ invece di 20, che poche già non sono!). Abbandonate le atmosfere western del precedente album (conoscete un altro gruppo, diciamo rock/metal/indie/emo che abbia pubblicato due dischi per altro stupendi di folk americano con tanto di banjo?), i nostri tornano sulle orme di un rock bello potente, carico, ritmato farcito da divagazioni psichedeliche, progressive in alcuni casi e da pezzi più lenti, non ballad ma folk d’autore. Volendolo affiancare ai loro vecchi dischi forse quello più vicino è Blissard, anche se le melodie emo-oriented hanno lasciato spazio a riff incalzanti e suoni spaziali e molto dilatati. Non vi segnalo un pezzo piuttosto che un altro perché secondo me i cd vanno sentiti di seguito per apprezzarne pienamente il valore e, come dicevo all’inizio, ascolto dopo ascolto il disco vi piacerà sempre di più e, questo è il bello, vi stupirà sempre. Non aspettatevi di trovare un potenziale singolo o qualcosa che li possa sdoganare (finalmente?) al grande pubblico: i Motorpsycho non hanno mai avuto queste intenzioni e noi non possiamo altro che ringraziarli visto la qualità di ogni loro pubblicazione. Disco dell’anno? Per il momento si, anche se ultimamente sto consumando un disco di un altro gruppone…non vi dico (per il momento) di chi…dovrete aspettare la prossima recensione per scoprirlo…sappiate però che sarà un altro capolavoro come quello dei Motorpsycho.
Si accettano scommesse…

ZM

2 commenti:

Ufficio Stampa ha detto...

Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!Ciao!

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con quello che hai detto nella recensione. Comunque in Italia non sono super famosi ma comunque c'è un scco di gente che li conosce.Poi in Norvegia non ne parliamo. w i Motorpsycho. E se qualcuno ancora non gli ha visti dal vivo corra subito a vederli.